Tappa 3: Fornovo di Taro-Cassio (20,870 km)

Giornata iniziata presto (ore 6) con la celebrazione della messa. Rifatto lo zaino si parte. Sono 7.45 e cerco un bar per la colazione. Una volta fatta alle 8 si parte e oggi sappiamo che è in salita...e comincia subito. Il tragitto è su strada e nonostante sia presto la temperatura è già gradevole. Arrivato in cima alla salita subito una grande discesa (che dolore le vesciche) che mi porta ad paesino chiamato Respiccio. Da qui inizio sulla sp 36 della val Sporzana che percorro percirca 5 km fino a Sivizzano. Arrivato alla chiesa, con vicino un bar, un signore del luogo attacca bottone e mi fa visitare l'ostello per i pellegrini della parrocchia dedicato a s. Margherita. Riparto e per campi raggiungo nuovamente la statale e ad un certo punti devio a destra nella strada per Bardone e Terenzo. Anche qui la strada sale notevolmente e le gambe un po' faticano anche se in salita le vesciche si sentono meno. A Bardone si può vedere (solo da fuori) una bellissima pieve...ma niente acqua. Proseguo per 2 km per Terenzo (sede del comune) sempre in salita. Strano sia sede di un comune: non vi è nemmeno un negozio...quindi niente siesta, ma almeno c'è una fonte con una sedia vicina. Qui posso "operare" una grande vescica che si è formata nella pianta del piede proprio sotto le dita...enorme. Però facendo uscire il liquido fa meno male. Arrivano 2 pellegrini (una spagnola e un canadese) e dopo che sono partiti mi accodo. Qui di nuovo sale ripidamente e su un sentiero...ogni tanto si deve tirare il fiato. Dopo un'ora di cammino arrivo al Castello di Casola e entrando nel borgo chiedo ad una signora se c'è un bar...lei mi risponde che però il caffè lei non può farmelo perché non lo tiene in quanto non lo beve...(ma io glielo chiesto?). Visitato il borgo il sentiero scende e arriva ad una fonte (secca): mi fermo a mangiare un pezzo di focaccia comprata al mattino e un piccolo riposino. Poi si riparte e tra sali, scendi e vesciche...arrivo sulla statale della Cisa che percorro fino a Cassio. Subito visito la chiesa di Cassio e poi una signora del luogo mi spiega tutto su Cassio e anche dov'è l'ostello...ma qui, udite udite c'è un bar. Un bel panino alla mortadella (ma sono riuscito a mangiarne solo metà...la fatica toglie fame). Finito il panino, sono le 14.30 e vado all'ostello (100 metri)...finalmente ristoro una doccia e rioperazione delle vesciche.
Un po' di preghiera e devo pensare acosa mangiare. L'ostello mette a disposizione del cibo a offerta (quel che passa l'ostello...) e mi cucino un buon risotto allo zafferano in busta knorr. Lavaggio piatti e stoviglie e dopo poco a nanna....sono le 20.13. A domani
























Commenti

  1. Buen camino, Alfredo. Grazie per la condivisione: ci sembrerà di camminare con te. Assu Ste Graziano e Giusy

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