Tappa 21: Montefiascone-Viterbo (19.230 km+5.200 km per visitare Viterbo)
La giornata inizia alle 7 con le Lodi (benedettine) insieme alle Monache nella festa di san Luca e con la celebrazione della s. Messa, che don Agostino, il cappellano, mi chiede di presiedere.
Dopo colazione è ora di partire e in Montefiascone è l'orario dell'entrata a scuola dei bambini: si fatica a districarsi tra auto, mamme, piccoli...
Uscito dal paese mi ritrovo quasi subito in un sentiero all'interno di coltivazioni di kiwi e poi inzia una bellissima strada romana su cui si cammina per un bel tratto in aperta campagna.
Finita questa inizia una carraia che ad un certo punto corre (e passa sotto alcune volte) vicino ad una ferrovia e poi se ne stacca per andare in salita verso una collinetta dove, da lontano, si ammira tutta la bellezza di Montefiascone, dove trovo un bellissimo casolare e...anche un bel camion (il camionista si è anche fermato per farsi fotografare e per non farmi mangiare tanta polvere).
La strada poi inizia a scendere fino ad arrivare sul piano e ad attraversare nuovamente la Cassia.
Ad un certo punto si arriva alle Terme di Bagnone dove vi sono delle acque sulfuree (un odore di uovo marcio...) che sono state inserite in un centro con piscinette e percorsi termali. Non so come facciano le persone che vedo dentro ad andare a bagnarsi in quest'acqua maleodorante... deve far miracoli.
Dopo una lunghissima strada dritta e polverosa arrivo alle porte di Viterbo: a destra trovo l'aeroporto militare e a sinistra un carcere.
Pian piano entro in città e si inzia da subito a vedere il suo carattere artistico e medievale. Qui la via Francigena e la via Romea coincidono e trovo entrambe le indicazioni.
Mi fermo a mangiare qualcosa e poi mi dirigo verso il convento dei Frati Cappuccini dove chiedo di essere ospitato.
I fratelli mi accolgono (in particolare fr. Alessandro e fr. Valerio) e dopo una breve sistemazione vado in refettorio a salutarli. La fraternità è una casa di formazione per i frati giovani, quelli che fanno i primi anni di teologia.
Dopo un riposino, esco per vedere Viterbo, ma prima entro nella chiesa dei frati dove è conservato il corpo di san Crispino da Viterbo, santo cappuccino. Poi visito la chiesa di s. Rosa da Viterbo, le varie piazze, la cattedrale di san Lorenzo e il palazzo dei Papi, dove i cardinali, attorno al 1268, stettero 33 mesi per eleggere un nuovo Papa: il conclave più lungo della storia.
Visito poi s. Maria Nuova, la Fontana grande e passo sotto Porta Romana. Ultima chiesa visitata Santa Maria della Verità prima di ritornare in convento.
Alle 19 c'è l'adorazione con i vespri e poi la cena insieme ai frati. È bello respirare nuovamente aria "cappuccina"
Qualche chiacchiera con i fratelli, una preghiera a Maria e poi a riposare.
Dopo colazione è ora di partire e in Montefiascone è l'orario dell'entrata a scuola dei bambini: si fatica a districarsi tra auto, mamme, piccoli...
Uscito dal paese mi ritrovo quasi subito in un sentiero all'interno di coltivazioni di kiwi e poi inzia una bellissima strada romana su cui si cammina per un bel tratto in aperta campagna.
Finita questa inizia una carraia che ad un certo punto corre (e passa sotto alcune volte) vicino ad una ferrovia e poi se ne stacca per andare in salita verso una collinetta dove, da lontano, si ammira tutta la bellezza di Montefiascone, dove trovo un bellissimo casolare e...anche un bel camion (il camionista si è anche fermato per farsi fotografare e per non farmi mangiare tanta polvere).
La strada poi inizia a scendere fino ad arrivare sul piano e ad attraversare nuovamente la Cassia.
Ad un certo punto si arriva alle Terme di Bagnone dove vi sono delle acque sulfuree (un odore di uovo marcio...) che sono state inserite in un centro con piscinette e percorsi termali. Non so come facciano le persone che vedo dentro ad andare a bagnarsi in quest'acqua maleodorante... deve far miracoli.
Dopo una lunghissima strada dritta e polverosa arrivo alle porte di Viterbo: a destra trovo l'aeroporto militare e a sinistra un carcere.
Pian piano entro in città e si inzia da subito a vedere il suo carattere artistico e medievale. Qui la via Francigena e la via Romea coincidono e trovo entrambe le indicazioni.
Mi fermo a mangiare qualcosa e poi mi dirigo verso il convento dei Frati Cappuccini dove chiedo di essere ospitato.
I fratelli mi accolgono (in particolare fr. Alessandro e fr. Valerio) e dopo una breve sistemazione vado in refettorio a salutarli. La fraternità è una casa di formazione per i frati giovani, quelli che fanno i primi anni di teologia.
Dopo un riposino, esco per vedere Viterbo, ma prima entro nella chiesa dei frati dove è conservato il corpo di san Crispino da Viterbo, santo cappuccino. Poi visito la chiesa di s. Rosa da Viterbo, le varie piazze, la cattedrale di san Lorenzo e il palazzo dei Papi, dove i cardinali, attorno al 1268, stettero 33 mesi per eleggere un nuovo Papa: il conclave più lungo della storia.
Visito poi s. Maria Nuova, la Fontana grande e passo sotto Porta Romana. Ultima chiesa visitata Santa Maria della Verità prima di ritornare in convento.
Alle 19 c'è l'adorazione con i vespri e poi la cena insieme ai frati. È bello respirare nuovamente aria "cappuccina"
Qualche chiacchiera con i fratelli, una preghiera a Maria e poi a riposare.
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