Tappa 24: Sutri-Campagnano di Roma (24,808 km)
La giornata inizia anche oggi abbastanza presto. Ho visto infatti che a Campagnano di Roma non c'è la messa al sabato sera per cui celebro subito la messa e poi alle 7.15 vado a colazione con gli altri pellegrini. Alle 8 meno 10 si parte. Nella discesa del paese noto che i sutresi hanno dedicato ogni albero del viale ad un sutrese caduto in guerra. Molto bello. Subito uscito da Sutri si trova il bel anfiteatro che è un po' la caratteristica del luogo. La Via si inoltra subito in salita verso un boschetto e poi incrocia la Cassia a livello di una casa cantoniera che vicino ha una insegna: Alfredo hotel... Ma non è mio. Inizia quindi una strada in salita e poi una carraia con una bella vegetazione, in cui si incontrano prima cavalli e poi un gregge con un cane che non ha molta voglia nemmeno di abbaiare (ma era al di là di una rete....).
Sempre sulla stessa carraia si arriva a costeggiare un grandissimo campo da golf, dove diversi giocatori stanno "golfando".
Di lì a poco si arriva a Monterosi un vivace paesetto dove è giorno di mercato.
Mi fermo un attimo in una chiesetta (dedicata a san Giuseppe) dove dei bambini stanno facendo catechismo e poi in un bar a bere qualcosa.
Ripartito, si passa sopra la Cassia, che ora è a 4 corsie e poi gli si passa proprio accanto, ma ben protetti da un sentiero e una staccionata.
Si devia poi su una carraia che passa prima in mezzo a belle ville e poi a campi adibiti a pascoli e con grandi aziende agricole. La strada sale pian piano e ad un certo punto incontro un innaffiatore per campi e si deve calcolare bene il passaggio per non essere bagnati visto che l'acqua arriva sulla carraia.
Ancora alcuni km in salita e poi si scende verso il parco naturale della valle del Treja, nel quale si trovano le cascate di Monte Gelato. Mi fermo un po' a vedere le belle cascate e siccome è mezzogiorno anche a mangiare qualcosa.
Dopo la sosta riparto e la strada sale pian piano, da strada diventa carraia (con splendidi alberi con foglie gialle) e poi diventa sentiero. Vicino si sente un rumore di motori come se vicino ci fosse una pista per le corse. Scopro poi nel web che è l'autodromo di Vallelunga.
Il sentiero prosegue in leggera salita: nel tragitto incontro una mucca che pare mettersi in posa per farsi fotografare, una palla nel ruscelletto di fianco al sentiero e in lontananza (sul colle) la meta.
Gli ultimi 500 metri sono in una salitona che alla fine del percorso non è facile affrontare, ma quando arrivo in cima sono quasi a destinazione: 200 metri e sono all'ostello "Case nel borgo". Una bellissima casetta in pietra con persiane verdi. La ospitaliera è molto gentile: mi accoglie e poi mi spiega le cose. È un piccolossimo ostello con un divano letto nel soggiorno/cucina (dove mi sistemo io) e una camera con 2 letti a castello e un bagnetto.
Andata via la ospitaliera mi accorgo (mentre la sto facendo) che si è dimenticata di accendere lo scaldabagno: doccia fredda...per fortuna fuori è un caldo fuori dal normale.
Dopo un riposino vado a visitare il paese... Vi è una parte antica un po' smorta e una parte esterna e più moderna molto vivace e piena di confusione. Cerco una chiesa aperta per pregare un po' ma non riesco a trovarla quindi mi metto su una panchina e con cellulare e auricolare celebro i vespri e il rosario . Alle 18.45 vado a mangiare qualcosa di veloce e alle 19.30 sono già all'ostello... E dopo un po': buona notte.
Sempre sulla stessa carraia si arriva a costeggiare un grandissimo campo da golf, dove diversi giocatori stanno "golfando".
Di lì a poco si arriva a Monterosi un vivace paesetto dove è giorno di mercato.
Mi fermo un attimo in una chiesetta (dedicata a san Giuseppe) dove dei bambini stanno facendo catechismo e poi in un bar a bere qualcosa.
Ripartito, si passa sopra la Cassia, che ora è a 4 corsie e poi gli si passa proprio accanto, ma ben protetti da un sentiero e una staccionata.
Si devia poi su una carraia che passa prima in mezzo a belle ville e poi a campi adibiti a pascoli e con grandi aziende agricole. La strada sale pian piano e ad un certo punto incontro un innaffiatore per campi e si deve calcolare bene il passaggio per non essere bagnati visto che l'acqua arriva sulla carraia.
Ancora alcuni km in salita e poi si scende verso il parco naturale della valle del Treja, nel quale si trovano le cascate di Monte Gelato. Mi fermo un po' a vedere le belle cascate e siccome è mezzogiorno anche a mangiare qualcosa.
Dopo la sosta riparto e la strada sale pian piano, da strada diventa carraia (con splendidi alberi con foglie gialle) e poi diventa sentiero. Vicino si sente un rumore di motori come se vicino ci fosse una pista per le corse. Scopro poi nel web che è l'autodromo di Vallelunga.
Il sentiero prosegue in leggera salita: nel tragitto incontro una mucca che pare mettersi in posa per farsi fotografare, una palla nel ruscelletto di fianco al sentiero e in lontananza (sul colle) la meta.
Gli ultimi 500 metri sono in una salitona che alla fine del percorso non è facile affrontare, ma quando arrivo in cima sono quasi a destinazione: 200 metri e sono all'ostello "Case nel borgo". Una bellissima casetta in pietra con persiane verdi. La ospitaliera è molto gentile: mi accoglie e poi mi spiega le cose. È un piccolossimo ostello con un divano letto nel soggiorno/cucina (dove mi sistemo io) e una camera con 2 letti a castello e un bagnetto.
Andata via la ospitaliera mi accorgo (mentre la sto facendo) che si è dimenticata di accendere lo scaldabagno: doccia fredda...per fortuna fuori è un caldo fuori dal normale.
Dopo un riposino vado a visitare il paese... Vi è una parte antica un po' smorta e una parte esterna e più moderna molto vivace e piena di confusione. Cerco una chiesa aperta per pregare un po' ma non riesco a trovarla quindi mi metto su una panchina e con cellulare e auricolare celebro i vespri e il rosario . Alle 18.45 vado a mangiare qualcosa di veloce e alle 19.30 sono già all'ostello... E dopo un po': buona notte.
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