Tappa 6: Pontremoli-Aulla in Lunigiana (26.720 km)

Notte movimentata quella del coro australiano: finito il concerto sono tornati dopo le 11.30 e sembravano una mandria...una confusione. Poi non so se in Australia le luci si spengono da sole ma nella notte mi sono alzato per il bagno e tutte le luci dei bagni erano accesse... Comunque ore 5.45 sveglia, mi preparo con calma e verso le 7.30 parto, salutando un signore che ieri sera ha cucinato e che si occupa delle galline del convento ed è mattiniero direi. Inizio il cammino verso le 7.45 e strada facendo fatico a trovare un posto per la colazione (senza benzina non si va) finché nel bar di un distributore di benzina riesco. Rifocillato mi rimetto in cammino e il primo tratto è sulla statale per Aulla (n. 62) fino a ss. Annunziata un piccolo e carinissimo borghetto. Distratto non vedo un cartello e continuo per 2/300 metri finché, controllando la cartina non me ne accorgo e allora...dietro front. Ripresa la VF questa passa un po' tra i campi un po' sulla statale dalla quale si allontana all'altezza di Scorcetoli, per arrivare ad un incantevole piccolo borgo: Ponticelli. (diverse foto). Continuando dopo circa 2 km si ritorna sulla statale per poi di nuovo andare tra i campi dalla parte opposta. Io decido di fare la statale fino a Filattiera. Prima del paese posso vedere (sigh solo da fuori) la pieve di Sorano, un capolavoro di romanico pisano (così mi ha detto un vecchietto incontrato per caso). La strada per Filattiera sale un po' e lasciato il paese, inizia un sentiero fino al Castello di Filetto e poi a Villafranca Lunigiana... Qui inizia a 💧💧💧 e mancano ancora 12/13 km. Non importa sono ben attrezzato. Dopo Virgoletta si arriva a Terrarossa e poi ad Aulla.  Arrivato ad Aulla verso le 13 al primo supermercato prendo qualcosa da mangiare al volo e poi mi dirigo all'abbazia di san Caprasio. Arrivato lì devo aspettare le 15 (orario di apertura) ma il parroco si vede che ci ha visto (nel frattempo erano arrivati i 2 signori francesi) e impietosito ci ha fatto entrare e subito offerto un caffè. Che accoglienza squisita. Poi registrano il mio arrivo e un ragazzo del Benin (alto circa 2 metri...un ragazzone) che va il volontario per la pubblica Assistenza e per l'ostello, prende i nostri dati e ci accompagna nelle camere. Tempo per un pediluvio acqua e sale (dicono un toccasana per piedi stanche e vescicati) doccia, preghiera, tempo per pensare e tanto riposo fino alle 18 quando concelebro la messa preceduto dal rosario...detto da alcune vecchiette urlanti (vedi foto). Il parroco (don Giovanni) e il viceparroco (don Maurizio, canonista come me) mi invitano a cena e poi con una signora vado dalle Clarisse per il Transito di san Francesco (la signora era a messa e saputo che ero un cappuccino mi ha invitato ad andare...). La Clarisse sono quelle dell'Immacolata un ramo di Clarisse nate nel 2002 (una novità...) sono vestite di azzurro e anche la loro statua di san Francesco è vestita di azzurro... 😳😁😳😁😁




































Ritorno all'ostello e subito a nanna. Domani si arriva al mare.

Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Tappa speciale: Giro delle Sette Chiese (20.835km)

Tappa 15: Siena-Ponte d'Arbia (27,696km)

Tappa 2: Costamezzana-Fornovo di Taro (26,413km)