Tappa 5: Ostello della Cisa - passo della Cisa - Pontremoli (22.705 km)
Eccoci alla 5 tappa. Sveglia ore 6... Ore 7: colazione abbondante all'ostello. Fuori c'è un nebbione... Ore 7.45 si parte. Si deve camminare sulla statale 62 fino al passo, che raggiungo in circa 20 minuti e siccome nel bosco a lato si sente come piovere (gli alberi sono fradici) decido di fare la strada e non il sentiero segnato per la Via Francigena fino a destinazione. Arrivati in Toscana dopo poco la nebbia sparisce e compare un bel sole che mi accompagna per tutto il viaggio. La strada è poco trafficata e ci sono solo diverse persone che raccolgono castagne. Raggiungo Montelungo (850 m slm) e la strada continua a scendere: devo passare dai 1041 m. della Cisa ai 250 m. circa di Pontremoli. Le vesciche si sono risvegliate nonostante le amorevoli cure e forse si deve intervenire con qualcosa di più specifico. Raggiungo Mignegno e oltrepassato arrivo a Pontremoli in cerca di una farmacia dove acquisto l'occorrente pro vesciche. Piccola pausa pranzo (sono le 12.30) ma sono già a Pontremoli e quindi posso fare con calma. Raggiungo poi il convento dei Cappuccini superando un ponte dove vi sono 4 statue bianche (anche s. Francesco - a proposito nel 2019 si festeggiano gli 800 anni del passaggio di san Francesco da qui) dove passerò la notte. Arrivato alla porta del convento due muratori, che lì davanti stanno costruendo una fontana, mi chedono chi me lo fa fare di andare fino a Roma a piedi...
Alle 13.30 arriva qualcuno dell'accoglienza e mi fanno salire e sistemare. Dopo la doccia e la cura alle sorelle vesciche esco per andare a lavare i vestiti sporchi in città in una lavanderia self service e per le 16 ho terminato. Alle ore 17 celebro la messa nel convento (ormai senza fraternità da 3 anni) insieme a fr. Raimond una frate indiano che è qui per fare un po' di servizio in vista della festa di san Francesco. La sig. Gabriella, responsabile dell'ostello San Lorenzo mi invita a cena in convento insieme ad un un coro di australiani (di Darwin) che deve tenere un concerto questa sera al teatro di Pontremoli e che pernotterà qui. Una cena a base di testaroli al pesto, la specialità locale. Finita la cena...saluto gli splendidi volontari che tengono aperto l'ostello e mantengono vivo il convento, nonostante i frati non ci siano più...prego compieta e alle 21.30 a nanna.
Alle 13.30 arriva qualcuno dell'accoglienza e mi fanno salire e sistemare. Dopo la doccia e la cura alle sorelle vesciche esco per andare a lavare i vestiti sporchi in città in una lavanderia self service e per le 16 ho terminato. Alle ore 17 celebro la messa nel convento (ormai senza fraternità da 3 anni) insieme a fr. Raimond una frate indiano che è qui per fare un po' di servizio in vista della festa di san Francesco. La sig. Gabriella, responsabile dell'ostello San Lorenzo mi invita a cena in convento insieme ad un un coro di australiani (di Darwin) che deve tenere un concerto questa sera al teatro di Pontremoli e che pernotterà qui. Una cena a base di testaroli al pesto, la specialità locale. Finita la cena...saluto gli splendidi volontari che tengono aperto l'ostello e mantengono vivo il convento, nonostante i frati non ci siano più...prego compieta e alle 21.30 a nanna.
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